Oggi introduciamo un aspetto della lingua giapponese molto importante e utile al fine di comprendere e seguire una conversazione.
Si tratta degli "Aizuchi" 相槌. Questa parola è formata da due kanji di cui:
相 si riferisce alla
mutualità
,reciprocità
, il fare insieme槌 rappresenta il
martello
,mazza
come strumento di lavoro
Gli Aizuchi sono tutto quell'insieme di termini, parole, elementi che vengono utilizzati, pronunciati da chi ascolta durante una conversazione rispetto a chi ha preso la parola e sta parlando quindi al momento.
Sono ad esempio:
はい -
sì
なるほど -
vero
そうですか -
ma davvero?
いいですね -
bene!
Sono elementi nella conversazione che mostrano l'interesse della persona che ascolta verso quanto viene proposto, illustrato, esposto dalle persone con cui si interagisce in quell'occasione.
Attezione al loro utilizzo!
Bisogna però considerare un aspetto importante. Infatti non è scontato che l'interlocutore sia d'accordo con quanto si sta affermando. Queste esclamazioni sono un modo cortese, un segnale con cui facciamo capire che stiamo seguendo il discorso, che siamo attenti e presenti.
E' un aspetto delicato da tenere presente, in quanto è stato oggetto anche di malintesi soprattutto in ambito professionale, durante meeting di lavoro tra aziende giapponesi e operatori occidentali.
Ci si stupiva da parte occidentale per esempio quando terminato l'incontro il responso circa una eventuale collaborazione era negativo. Ma come? I clienti sono stati partecipi ed entusiasti per tutto l'incontro, hanno apprezzato la collezione e l'azienda...
Quella partecipazione era di fatto presenza e ascolto verso tutto quello che veniva proposto, ma non era indice di un consenso come lo intenderebbe una persona proveniente generalmente da una cultura di tipo occidentale.
Origine degli aizuchi
Molti ricercatori e studiosi sostengono che "aizuchi" sia un elemento unicamente giapponese.
Naturalmente, anche gli stranieri annuiscono o hanno una reazione verbale in risposta a ciò che l'altra persona sta affermando e in genere si esprime un accordo, aspetto che come abbiamo visto differisce dal giapponese.
Il sociologo Tada Michitaro affermava:
"La prima cosa che mi viene in mente quando si parla dei gesti, della gestualità (しぐさ) giapponesi è l'aizuchi"
Secondo Tada, l'aizuchi ha origine dal lavoro all'interno della fucina del fabbro e si riferiva al "martellamento reciproco del maestro e del suo allievo apprendista".
L'allievo e il maestro che battono insieme i loro martelli è paragonato quindi al gesto di due persone che conversando si affrontano e confrontano. Da questa interpretazione spieghiamo anche il significato del termine aizuchi che cita appunto lo strumento del martello 槌.
Vari tipi di aizuchi
Esistono vari tipi di aizuchi a seconda della situazione che si crea tra le persone e all'argomento che si tratta al momento.
Aizuchi generici di assenso, ad esempio うん (sì
) che viene rafforzato con うんうん.
えっ!なになに? indica invece lo stupore o anche la preoccupazione per quello che l'altra persona sta descrivendo.
Altri aizuchi esprimono il senso di empatia, l'entrare in comunicazione con l'altro e comprendere davvero quello che sta affermando e descrivendo:
そうだね! -
Eh certo!
わかるわかる -
Certo capisco
いいね! -
Dai che bello, bene!
Per situazioni spiacevoli, fonte magari di scoraggiamento:
がっかりだね -
Che delusione
ひどいね -
Terribile!
Abbiamo poi altri aizuchi che esprimono una certa emotività:
へぇー! -
Eh! ma cosa mi dici?
マジで! -
Dai! non ci credo!
Questo è tutto. Nel post di oggi abbiamo parlato di un aspetto della lingua Giapponese molto interessante e importante, ma spesso poco considerato.
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